Possiamo considerare la depressione come un movimento psicologico che orienta la percezione e il pensiero della persona prevalentemente verso l’autorimprovero, l’autocritica e la disistima di sé, con conseguente senso di disperazione e di inutilità.
Nella depressione e nei disturbi dell’umore, aspetti ricorrenti, e che contraddistinguono questi disagi dall’abbattimento e dallo sconforto, sono la stabilità nel tempo della sofferenza, l’assenza di speranza che le cose cambino in futuro e il senso di desolazione e inutilità che, nel caso del disturbo bipolare, possono essere alternati a periodi di intensa attività e eccitamento.
A livello di percezioni corporee, ci si può sentire stanchi, mentalmente sfiniti, privi di qualsiasi voglia di fare e creare, talmente annichiliti dalla propria tristezza che anche la minima attività quotidiana può costare un’immensa fatica.